mi piace stare nella mia casetta piccola e organizzata, dove tutto è comodo, fatto su misura per me, e dove tutto funziona perfettamente
tra le cose che mi fanno più felici c'è l'andare in bici (notare la rima please)
altra cosa che mi riempie di felicità è andare per musei, e se sono gratis quasi piango di gioia
anche fare la flaneuse per le vie della mia città mi piace parecchio
immaginatevi la mia joie de vivre quando ho scoperto che il comune di Milano terrà i musei civici aperti e gratuiti per tutta l'estate!!!
quindi è da tre giorni che ho il culo particolarmente inquieto
Il primo giorno, mercoledì, ho visto, nell'ordine:
1. la mostra Modigliani, Soutine e gli artisti maledetti
con un'audioguida assolutamente indispensabile e gratuita
2. la mostra fotografica su Gianni Berengo Gardin (quasi 200 B/N - emozioneeeee!) |
3. la retrospettiva su Valentina di Guido Crepax
Tutto questo a Palazzo Reale e tutto nello stesso giorno. E, vorrei aggiungere, quasi tutto gratis (tranne Modigliani, non c'è stato verso).
Il giorno dopo sono andata fino in via Palestro alla Galleria d'Arte Moderna (GAM per gli amici) ospitata nella stupefacente Villa Reale di Milano, che ha la particolarità di avere un bellissimo giardino all'inglese esclusivamente dedicato ai bambini (non potresti entrare se non accompagnato da un bimbo).
Lí mi sono fatta attaccare una pezza dai guardiani, e ho scoperto che il Touring Club Italiano ha messo i suoi volontari a lavorare nei musei, nelle chiese e nelle gallerie e ha permesso aperture straordinarie e gratuite: evviva! Mi hanno dato un volantino e sto andando da tutte le parti come una pazza con la mia brrrricicletta!
Mi sono quindi recata dietro il Duomo, per visitare la cripta di San Giovanni in Conca, una roba spettacolare al di sotto della città, nel bel mezzo di piazza Missori.
Lí uno dei guardiani (altra pezza e sfoggio d'erudizione reciproca) mi ha suggerito di recarmi all'Ambrosiana e così giù a pedalare un'altra volta.
Ora, l'Ambrosiana merita un post intero o forse più di uno, perché è veramente un eclettico e stupefacente esempio di amore verso la cultura. Mi limiterò a dire che se volete vedere:
- le copie delle più famose statue religiose presenti nei Musei Vaticani o in San Pietro (la Pietà di Michelangelo e il gruppo del Laocoonte dei tre scultori di Rodi Agesando, Atanoro e Polidoro)
- il cartone preparatorio della Scuola d'Atene di Raffaello (pure lui ai Musei Vaticani)
- l'originale del Cesto di frutta del Caravaggio
- il fantasma di Lucrezia Borgia alla ricerca dei suoi biondi capelli
- il ritratto del Musico di Leonardo da Vinci
- il Codice Atlantico di Leonardo da Vinci
- un mosaico romano originale
- la sala federiciana, con le sue biblioteche immense e i suoi migliaia di libri
- ecc, ecc...
Il tutto sistemato in ambienti di variopinta bellezza, dove il XVII secolo si mescola con gli anni '30 del XX, dove il Vittoriale e il nome della Rosa si danno la mano, dove gli Scapigliati e l'arte classica si sorridono da stanze attigue, e dove l'architettura rinascimentale, la razionalista e la contemporanea collaborano come neppure nelle migliori famiglie, allora DOVETE VENIRE ALL'AMBROSIANA!
Oggi ho convinto la mia vicina di casa ad accompagnarmi e siamo andate verso Corso Magenta. Per prima cosa abbiamo visitato la splendida Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore, definita La cappella sistina di Milano.
Poi, dal retro del Monastero, siamo andati direttamente al rinnovato Museo Archeologico, un periplo nel tempo e nello spazio durante il quale mi sono riappropriata del mio passato passatissimo milanese.
E ora sono stanca. Mi resta solo la forza per andare a mangiare sushi...