mercoledì 21 novembre 2012

la rana y la ranita




Tu sei una ranocchia giovane, e salti da una ninfea all'altra, da un blog all'altro.

Io, che sono una rana già da un po', ci metto più tempo, ma salto lo stesso.

E grazie a te ricomincio a scrivere.





Eres una ranita, y saltas de un nenufar a otro, de un blog a otro.

Yo, que llevo un tiempo siendo rana, voy más despacio, pero salto igual.

Y gracias a ti he vuelto a escribir.

lunedì 23 luglio 2012

Bienvenue à Bordeaux!

Sono una guascona. Nel senso che sono in Guascogna. Va bé, ora si chiama Aquitania, ma la gente è rimasta mooolto guascona. Non riesco a caricare le mie foto, così bisogna accontentarsi. Sono qui da due giorni e ho già fatto in tempo a meditare su alcuni concetti: 1. I Bordolesi amano le ruote, ma tutti hanno dei gusti ben differenziati: la domenica sul lungo fiume ci sono famiglie intere su ruote, mica tutti in bici come noi, italiani noiosi, o tutti a piedi e il figlio grasso che pedala storto, come a Madrid. No, qui la cosa più usuale è vedere padre coi pattini che spinge figlio in passeggino, più madre on bici, un altro figlio in monopattino e una bimba in skateboard. 2. I Bordolesi sembra che non mangiano, e invece sì. Se ti muovi lungo il fiume (ancora) non trovi lo straccio di un chiringuito, giusto un gelataio squallido e un bar de pijos. Anche il centro dello shopping ha le sue zone: più di un km di negozi di vestiti e niente da mangiare. E proprio mentre ti stai disperando, voilà! Incominciano a spuntare i primi timidi kebab, poi si moltiplicano, ed infine, a mano a mano che ti allontani dal quartiere chiccoso dove vivi e ti avvicini al quartiere meno chiccoso dove vivono gli immigrati nordafricani, puoi magnare fino a scoppiare! 3. A Bordeaux ci sono quattro quartieri e tre linee di tram. La wi-fi è gratis in quasi tutta la città. I musei sono gratis. Quelli che non lo fossero, li paghi la metà con la tessera dello studente ( la prima cosa che ti danno a scuola). La Garonna è lurdissima. La gente è orgogliosissima della Garonna lurda. Hanno soprannominato la città "il porto della luna" perché il fiume fa un'ansa. Lurda anch'essa. 4. Bordeaux apre un museo ogni quattro minchiate: in questo assomigliano agli americani, si chiama minimalismo forzoso da scarsa presenza di opere d'arte. Se avessero il patrimonio della Grecia penso che morirebbero di gusto... Comunque il museo lo aprono, e ci vanno, ed è già qualcosa. Però non sanno quali quadri vi sono, e questo è grave. Provate a chiedere di Marquet... 5. I Bordolesi amano fare sport, parlar bene della proprie città e guardare ossessivamente il meteo: ogni mezza giornata di sole è buona per andare a fare un'escursione. Per chi viene da Barcellona o dalla Sicilia questo atteggiamento è incomprensibile. Comunque, la settimana prima che io arrivassi ha piovuto e ha fatto 20 gradi. Come l'ho saputo? Ho guardato il meteo ;)

domenica 6 maggio 2012

ho un cervello unamunico

ho un sacco di roba da fare

ma, soprattutto, ho voglia di fare esattamente ciò che non posso fare, mentre devo fare ciò che mi annoia a morte fare

a parte l'uso esagerato del verbo "fare", questi pensieri sconnessi mi portano a delle conclusioni

primo: mi sono trovata spessissimo in questa situazione

secondo: non riesco a stare senza iperlavoro - mi sento una vera inutile

terzo: ma poi, quando vedo che tutti intorno a me si godono il fine settimana come un momento di relax, e io mi danno per:
- studiare quindici capitoli
- correggere sessanta esami
- passare le bozze di un romanzo intero
- scrivere qualche cosa sul blog
- rispondere a dieci mail di amici
- andare a mangiare da mia madre
- ma andare a cenare da mio padre, che se no, entrambi si offendono
mi domando se sono loro a non rendere fruttuoso il loro tempo, o se sono io che non ho capito nulla

quarto: spero che il portare avanti più progetti paralleli non sia l'anticamera della schizofrenia, se no siamo a posto

quinto: qualcuno sa quando giocano l'atletico di Madrid contro quello di Bilbao la finale della Champions?

domenica 29 aprile 2012

domani

foto di Martina Stefanelli
http://www.fotocommunity.it/pc/pc/display/21718098

se fossi padrona
del tutto e del niente
se forte mi ergessi
su gambe veloci
se dritta guardassi
negli occhi la gente
se in cuor non cullassi
pensieri feroci

cantare potrei
ogni giorno il suo canto
ballare vorrei
come un tango la vita
dipinger saprei
con parole o con tinta
la luce che un giorno
credetti infinita





ma piove, ed è grigio
il mondo qui intorno
e piove anche in fondo
in fondo al mio cuore
domani lo so
sarà un altro giorno
versato sui libri
parole e parole

domani, domani
e poi ancora domani
e tu che hai già smesso
di scriver d'amore