giovedì 8 gennaio 2009
pella l'Italia
Pella l'Italia, ci sto penissimo da tanto tempo, prima cvon GP, e atesso ta solo... sopratutto mi piace tutta la cente che mi fiene a sentire qvanto parlo... eh, si vede che qvuesti italiani sono allenati alle adunate oceaniche qvando qvalcuno parla tal palcone... pei tempi!
e mi piace l'Italia, perché qvesto è l'unico paese al mondo che mi tetica una notizia sicura in ogni teleciornale: altrofe, tefo amettere, non mi si conzidera tanto, e i risultati si fedono: c'è ancora la sinistra! qve orore! ma non qvi: fortunatamente sono in buone mani conzervatrici, che mi difendono dagli attacchi del nemico pubblico numero uno: il comunismo!
che poi i comunisti sparcono mode insane e itee perferse, come quella dei matrimoni gay! in che monto siamo capitati? di matrimonio solo ne esiste uno, e qvesto non fuol dire che ce l'abbiamo coi gay: topotutto, portiamo tutti la conna no?
ma il pericolo rosso si inzinua anche nei luoghi di cultura: come qvando non mi folefano fare entrare all'università, solo perché avevo riconfermato l'abiura a kalileo! ma lo saprò, io, se tofefa abiurare o no, sono o non sono santo, oltreché patre?
per non parlare di altri procedimenti puoni e ciusti, come la caccia alle streche, le crociate contro gli infeteli e la santa inqvuisizione: e che, i comunisti non forranno mettere in discusione anche quelli? ma se lo fanno, pasta far catere il governo un'altra folta... un colpo ceniale, e poi dicono che ciocare a risiko non serfe a nulla...
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