sabato 21 febbraio 2009
sabato pirandelliano
il sabato è un giorno adorabile... lo passo tra il sensuale e lo svaccato (a volte più il primo, a volte, molte volte, più il secondo)
mi alzo a una certa, tiro su le tapparelle e lascio che il sole mi ferisca quelle cose che ho al posto degli occhi (anche ieri sera siamo andati a ballare, eh?), poi decido che è il momento di fare un po' di yoga... ma prima pipì, ecco fatto, ora sono pronta per cominciare
saluto il sole contorcendomi voluttuosamente sul tappetino, e sento le vertebre scrocchiare, le clavicole emettere degli strani suoni e pure le anche, che sembravano la cosa più certa del mondo, eppur si muovono! dopo che mi sono sentita in successione cane-gatto-lucertola-ponte-albero-e chissà cos'altro decido che è ora di farmi il beverone
allora slitto in pianelle dalla camera da letto alla cucina (evviva, non stai più in un monolocale!!!) e armeggio tra frutta dall'aspetto quantomento sospetto, vitamine, fermenti lattici ed estratti erbacei per creare la pozione che mi darà il "la" - ma siccome non ho cuore di schiaffare tutto insieme nel frullatore come solo john rambo o il padre di bastian nella storia infinita 1 fanno, me li prendo uno alla volta, tanto si mescoleranno nello stomaco.
e, a questo punto, decido chi voglio essere. sì, perché io sono una fervente sostenitrice del verbo pirandelliano, e so per certo che è solo questione di scegliere quale ruolo interpretare.
dunque, chi voglio essere oggi?
"sciuretta domestica pulizie-mercato-bucato"? mmmh, decisamente no, troppa samba mi scorre ancora nel corpo per trasformare i movimenti del bacino in quelli del mocio.
"atleta del sabato mattina"? (corsa nel parco, piscina, scale a piedi su e giù avanti e indietro massiccia e incazzata!!!) uff, proprio no, al solo pensiero mi rimetterei a letto.
"fotografa" alla perenne ricerca della camera oscura per farsi lo sviluppo in casa? mmmhh, devo togliermi il pigiama per uscire! no!
tralascio la "grande cuoca che prepara la cena e poi la congela", la "perfetta secchiona che si porta avanti di tre capitoli del corso di brasiliano", la "prof diligente che prepara le lezioni per tutta la settimana", l'"estetica estetista", che si restaura in vista di non si sa bene poi che cosa, l'"acculturata che si legge quel romanzo che non aveva ancora iniziato" e la "cinefila" stessa cosa ma con un film (queste due ultime non saltano quasi mai fuori il sabato mattina a dire il vero). Troppo presto ancora per l'"amica quanto tempo!", che si attacca al telefono a ciacolare, troppo tardi per la "viaggiatrice", che piglia macchina treno aereo e parte per qualsiasi destinazione.
Penso conveniamo tutti sul fatto che ne rimanga soltanto una. Essìa.
Signori, ecco a voi la "musicista" con varianti quali "pianista da bordello", con repertorio cantabile e ballabile, ma fatto per non disturbare quelli che trombano (inapplicabile - mia madre mi ha fregato il piano); "chitarrista folk" con repertorio impegnato ma impraticabile la mattina a causa di avverse condizioni vocali; "percussionista cubana" ideale quando ti vengono a trovare tutti i tuoi cuginetti e tu li metti ad agitare maracas; "pifferaia magica", modalità non applicata dalle medie; "chitarrista traditionals", in caso di feste col parentado; e quindi, last but not least, lei, io: "chitarrista di bossa-nova".
coisa mais linda....
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