giovedì 26 febbraio 2009
vita (e morte) di una blogger facile
stasera, come quasi ogni sera, entro nel blog per vedere se qualcuno, oltre che leggere i miei post e stare schiscio, se moja y me escribe algo también...
beh, sono stata contenta di trovare un commento, e per di più firmato.
poi esco dal post, mi fo un giretto sulla pagina principale e che ti scopro? che mi sono unita a un altro blog SENZA NEPPURE SAPERLO! ma posso io essere una blogger così facile?
intendiamoci, l'altro blog mi piace un casino, è scritto benissimo ed è un piacere leggerlo, ma... di chi é?
quindi il punto è, vediamo se mi spiego con una metafora, non è che, se la sera prima ti sei lasciata andare un po' troppo e la mattina dopo ti ritrovi nel letto un perfetto sconosciuto ciò implica che quello che è successo durante la notte non ti sia piaciuto, ma almeno vorresti ricordare come tutto è iniziato, e magari con chi!
o voi dite che non è strettamente indispensabile? mah
comunque, stasera il braz-crucco mi ha chiesto con espressione vacua se fossi sempre così contenta, e se non avessi mai magoas, cioè dispiaceri. il tutto è iniziato perché stavo canticchiando qualcosa a voce bassissima, e lui, che evidentemente (evidentemenci) non tollera il minimo rumore in classe sua, me l'ha subito fatto notare. oltretutto mi ha interrotta mentre cantavo, che se c'è una cosa che mi fa incazzare di più è solo quando ti bussano alla porta del bagno chiedendo "Hai quasi finito?". e io che gli ho risposto? NAO, NAO TENHO MAGOAS NUNCA! alla faccia tua tié
ma non è finita: stavamo studiando il verbo IR, che in certe circostanze può essere equiparabile al to be going to inglese, o più comodamente (comodamenci) al "voy a + infinito" spagnolo, insomma è una perifrasi per indicare il futuro. Allora il braz-crucco si gira e ci chiede quali sono gli unici due verbi che non ammettono questa costruzione (non vi sembri strano il fatto che ci chieda le cose prima di avercele spiegate, è il suo modo per dirci che ci stima). Io, non so come non so perché, dico (ma a voce bassissima) "vivir e morir". Ma lui ha il radar nelle orecchie, si gira di colpo mi viene vicino e mi dice che quelle sono le due uniche cose sicure dell'esistenza, e che tutti dobbiamo morire, lui ed io compresi.
Ora, voi come avreste reagito? Io ho trattenuto il mio pugno destro a stento, perché il suo mento era perpendicolare su di me e sarebbe stato troppo facile mandarlo lungo e disteso. Invece no, dal momento che sono una vera signora, l'ho guardato fisso negli occhi senza pronunciare sillaba.
Ma dentro di me, con l'accento meno brasiliano e più portoghese che sono riuscita a trovare, ho sibilato: "Pode ser, mais vocé va morir antes".
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1 commento:
risolto il problema: in realtà chi si è unito al blog misterioso non sono io ma digio!
non sono una blogger facile!
.... peccato:(
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